Archivi del giorno: 14 dicembre 2010

Chaos A.D.

Un paio di mesi fa, nel mezzo del tira e molla tra Fini e Berlusconi tra “ti caccio”, “ti voto la sfiducia”, “sei basso”, “c’hai delle cravatte rosa che fan cagare”, ecc scrissi a un amico che non mi ero mai sentito così tanto suddito, nell’accezione dell’Antico Regime, come in quel periodo.
Perché davvero quella era la sensazione fortissima, cioè quella di avere una classe politica che non ha più alcuno scopo che la sua autoconservazione, totalmente autoreferenziale e avulsa dai bisogni e dalle problematiche dei suoi governati (con i quali solitamente ha rapporti attraverso l’uso sbirresco delle forze dell’ordine).
Quello che fa incazzare tantissimo della fiducia alle Camere di oggi non è tanto l’esito (che era in fondo scontato e che comunque è tutt’altro che un punto fermo; una maggioranza di 3 voti è una pistola alla tempia, citofonare Prodi), quanto lo spettacolo generale offerto. La spudorata disinvoltura con cui si è parlato in queste settimane di compravendita di voti, lo spettacolo assurdo della Camera chiusa fino al 13 dicembre non si capisce bene perché, la mollezza e l’amorfismo di un’opposizione che si è fatta scavalcare dallo stesso CO-TITOLARE DEL PARTITO DI MAGGIORANZA (che una mattina si è svegliato e si è accorto di essere alleato da 16 anni con uno che vuole fare l’imperatore). L’emersione di un agghiacciante sottobosco di parlamentari al cui confronto Cetto Laqualunque sembra un Padre Costituente.
Tutto esposto, fieramente, alla luce del sole.
Una classe politica composta in larghissima parte di merde umane (credo che sia anche un reato scriverlo) grufolanti, che oggi ha messo in scena le sue baruffe chiozzotte arroccata nell’ennesima “zona rossa” di quest’epoca. E che starà facendo tutta quanta la fila davanti ai microfoni per consegnare a dei tizi che fanno sì-sì con la testa e controllano il minutaggio sdegnate dichiarazioni sugli inquietanti episodi di violenza per le strade e blablabla.
Non servirà a nulla affrontare la polizia per strada.
Però a modo suo è assolutamente logico. E non è né più violento né più volgare né più inquietante di tutto quello che stiamo vedendo in questi giorni. È solo la terribile e logica conseguenza.

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