A separare il soggiorno nel deserto di Atacama e quello sull’isola di Pasqua abbiamo infilato una mezza giornata a Santiago. Io ero convinto di avere prenotato un albergo dentro all’aeroporto, in realtà scopriamo che si trova a qualche chilometro da lì, in mezzo al niente.
È uno di quegli albergoni di catena che la gente prenota unicamente perché arriva con un aereo tardi o deve ripartire presto il mattino dopo; ci appioppano una stanza con due letti matrimoniali, il secondo dei quali diventa quello per gli zaini (perché è giusto che anche loro possano riposarsi.