Sono un collega minorenne

Grazie a chi si è prestato al test sul video del corriere su tumblr.
Il punto era cercare di capire che cosa dica esattamente l’ormai famosissimo omino con il giacchino maròn ai poliziotti che lo fermano.
Quando l’ho trovato la prima volta, me l’hanno venduto come “dice sono un collega“. La prima volta ho sentito solo “sono minorenne”. Poi l’ho riascoltato senza guardare, tornando indietro, e ho sentito un “sono un collega”. L’ho riguardato e ho sentito solo “sono minorenne”. Poi, di nuovo, quel “sono un collega” a bassa voce.
E mi sono convinto.
Poi ho letto di qualcuno che diceva “guardate che quello che si sente meno è unso’minorenne“. Riascolto e a quel punto, sì, dice “so’ minorenne”. Che però, tra la voce bassa e strascicata sembra un po’ “sono un collega”. Tra l’altro subito un poliziotto gli dice “…nessuno ti sta facendo…”, che è una frase più compatibile con “sono minorenne” che con “sono un collega”
In un altro video lo si vede in azione nell’ormai altrettanto famosa sequenza del finanziere per terra e si nota una certa goffezza e titubanza (immortalata in un chiaro esempio di quello che Barthes chiama “senso ottuso” in una delle foto che lo ritraggono) e poi, appena arrestato, mentre urla “sono minorenne”. Subito dopo c’è una discussione tra un poliziotto e un dirigente, dalla quale mi pare di capire che non sanno dove mettere i fermati e che è il caso di lasciarne andare qualcuno. A questo punto ha senso il continuare a ripetere “sono minorenne” nella speranza che lo lascino andare e il fatto che smanacci via la telecamera (nel senso che magari se la sta cavando ma se qualcuno lo vede ripreso sono cazzi). Inoltre, sembra ben strano che se davvero era un agente nessuno si sia preoccupato di requisire la telecamera al tizio che riprende.
Quindi, boh, certezze non ne ho (la questura dice ora di averlo identificato), però non mi sento di dire, sulla base di tutte queste cose, che si tratti di un infiltrato. Che poi, che lo sia o meno, credo che cambi poco sul senso della giornata. E trovo un po’ auto-consolatorio continuare a postulare agenti provocatori che mandano a puttane manifestazioni altrimenti pacifiche; prendiamo in considerazione l’idea che le cose siano andate così perché non potevano che andare così e perché una parte del movimento ha deciso che andassero così? Giusto o sbagliato che sia (se ne discute qui)? Che non è che i “cattivi” siano sempre gli altri?

(se dovessi scommettere su qualcuno come infiltrato, punterei sui due che tengono il finanziere con la pistola, per questioni di logica – stare appiccicato a un avversario armato e in stato di shock non so quanto sia una tattica salutare – e perché un fotografo ha scritto nella didascalia della sua foto che si trattava di un commilitone) (anche qui: perché a nessuno è venuto in mente di chiamare gli autori degli scatti della sequenza e chiedere a loro che impressione avevano avuto del tutto, visto che erano lì davanti?)

13 commenti

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13 risposte a “Sono un collega minorenne

  1. abo

    Ricostruzione impeccabile, direi. “I cattivi sono sempre gli altri” poi è un pensiero che in Italia sfiora la pandemia.
    Oggi in rete giravano plotoni di persone pronti a giurare sul “collega”, e altri sul “minorenne”, senza mai applicare la sana apertura al dubbio che ci hai messo tu.
    Il più delle volte la versione scelta era anche quella che meglio si adattava alla propria pregiudiziale visione dell’accaduto. Buffo quanto a volte siamo portati a sentire quel che vogliamo sentire, no?
    E di esempi ce ne sono parecchi: negli ultimi strascichi di Calciopoli, tanto per planare sul nazionalpopolare, è accaduta la stessa cosa con le intercettazioni telefoniche.

  2. ciao sono il sub e secondo me l’ometto dice “sono minorenne, sono un collega” e il poliziotto dietro si sente che dice “il ragazzino è con noi”. Gli infiltrati nelle manifestazioni ci sono sempre stati.

  3. (ho risentito con la scheda audio che uso per registrare e le px100 a un volume da sfondamento di timpani: nessuna traccia di “collega” – e nemmeno di “ragazzino”)
    Yep. Gli infiltrati ci sono sempre.
    Ma di solito sono usati a scopo informativo (sapere chi ha fatto cosa o vuole farlo).
    Tra l’altro mi diceva oggi gente che sta un pochino dentro a questioni del movimento universitario che non è che ci sia stato così grosso bisogno di fomentatori esterni, martedì.
    (indymedia liguria dice che si tratta di un manifestante)

  4. isac

    Un altro da guardare bene è quello con il giubbotto a scacchi e la borsa, occhialoni, in molte foto a fianco del collega minorenne aka ragazzo con la pala. E’ lì quando l’altro ha le manette, è lì quando l’altro abbassa il manganello sul finanziere a terra, è li quando sembrano fronteggiare. Poi quello a scacchi lo si vede bene che aiuta a rialzarsi il finanziere con la pistola.
    Per il resto, buoni e cattivi, concordo eccome.

  5. Enz1n0

    Ma cosa state dicendo! Un conto è un infiltrato che sta nella mischia per vedere chi comanda le file un altro è un dipendente delle forze dell’ordine che spacca mezzi della polizia e provoca le cariche di chi con onore indossa la divisa. Non c’è cosa più grave di questa se fosse veramente un tutore della legge, lo so che oramai ci hanno abituato a tanta merda, ma una cosa è ipotizzare i complotti un’altra è averne le prove. Se fosse così dovrebbe essere processato lui con direttissima, e chi gli ha ordinato di fare quello che ha fatto.
    Pensate se anche questa giornata di piazza si fosse trasformata in un’altra tragedia con un giovane morto, magari perchè proprio uno di questi personaggi si sia divertito ad inscenare la parte spintonando il finanziere fino a fargli perdere l’arma. Se avesse sparato? Aveva ragione, no? Ovviamente in mezzo ad una guerriglia così che fai non ti difendi, peccato che magari quello che ti ha messo in difficoltà fino a portarti al folle gesto era un tuo collega. Ma si, che ci frega di un infiltrato in mezza a tutto quel che è successo. Usatela la testa, e date importanza a quello che merita di essere discusso senza farsi distrarre da troppe cose costruite ad arte. E’ un nostro e vostro diritto sapere se questa persona è un dipendente delle forze dell’ordine o un manifestante violento. In ogni caso si deve far chiarezza su tutta la faccenda. Vogliamo il nome.

  6. Viva Zapata

    Non ho visto il video che dall’iphone nn lo carica… Ma, a prescindere dal circo montato o meno sull’omino in questione, io non li chiamerei “cattivi” . È gente INCAZZATA e con tutto il diritto di esserlo! Personalmente, mi aggraderebbe maggiormente l’idea che la gente (quella vera e non gli infiltrati) abbia reagito. In modo anche esagerato e violento, ma che abbia reagito!
    Era anche ora. E – a quanto ne so – l’azione è stata voluta e rivendicata. Per citare Casarini ” quando ci vuole, ci vuole” !
    Poi gli infiltrati ci saranno pure stati. Ma stavolta, non credo( e mi piace sperarlo), come dicono anche i tuoi informatori, siano stati determinanti!
    Saluti!

  7. Inquieto

    …e se fosse “sono minorenne…sono figlio di un collega”…del resto non sarebbe la prima volta che i figli si ribellano alle scelte dei padri, e gli amici o colleghi dei padri “parano il c…o” al figlio del collega/amico…
    Comunque decontestualizzate le foto possono essere interpretate a piacimento ed i filmati “rubati” con strumenti come un telefono in mezzo ad una bolgia infernale possono restituire risultati poco attendibili.

  8. @Abo (scusa, ma non avevo visto il tuo commento in moderazione quando ho risposto la prima volta): a che ti riferisci con Calciopoli?
    Io comunque ho scritto “cattivi” tra virgolette, nel senso che, come dico nel post prima, non ho sentimenti negativi nei confronti delle violenze di martedì. Erano inevitabili per la situazione generale dell’Italia della fine del 2010. Cito da un articolo letto oggi:
    Lo dice senza mezzi termini Andrea Alzetta, di Action che ammette come «la situazione sia sfuggita di mano anche a noi organizzatori perché in piazza c’erano ragazzini tra i 20 e i 25 anni e addirittura molto più piccoli, che hanno colto l’occasione per scatenare la propria rabbia. Ma se il Pd si inventa la presenza degli infiltrati vuol dire che non ha capito che cosa sta accadendo e soprattutto non conosce questa realtà giovanile, è distante dalle loro dinamiche e sta cercando un capro espiatorio».
    Isac: sì, come detto fa strano anche a me il comportamento di quel tizio. Ma credo anche che parlarne senza avere quantomeno una testimonianza di prima mano di quello che stava succedendo lì sia tutto sommato inutile. E comunque oggi ci sono i processi per direttissima e probabilmente ne sapremo qualcosa di più.
    @Enzino: “voi” chi, scusa? A ogni modo, “chiarezza” e “forze dell’ordine” sono due termini in contraddizione tra loro, purtroppo. Non possiamo avere i poliziotti con i codici identificativi sulle divise, figurati se, in caso, vengono a dirti se quello è un provocatore o meno.
    @Zapata: sul “cattivi” ho risposto sopra e concordo con quello che dice il tizio di Action. In quel passo lì stavo “interpretando”, per così dire, la parte di quelli che critico.
    @Inquieto: ripeto. Ascoltata in condizioni non dico ottimali ma più che decenti, “collega” non si sente proprio. Le foto non sono necessariamente “la verità”: pensiamo alla prima foto circolata di Carlo Giuliani con l’estintore davanti al defender, che per effetto dell’obiettivo usato dava l’impressione che le distanze fossero ben più ridotte di quelle che erano. Poi il citizen journalism, il debunking, le inchieste dal basso e tutto quanto sono cose ottime. Ma proprio perché lo sono si deve fare un sacco attenzione a non dire cose affrettate, a non basarsi su impressioni ricavate da analisi meno che rigorose. Perché altrimenti si finisce per far finire tutto in un unico calderone di bufale, leggende urbane e imprecisioni.

  9. Uriele

    E’ il classico esempio dell’infiltrato di Schroedinger: se metti una testa di cazzo incappucciata e col manganello in una manifestazione politica, la funzione Ψ dell’intero sistema porta ad affermare che in essa l’infiltrato e il minorenne non sono stati puri, ma miscelati con uguale peso

  10. Viva Zapata

    Quello che mi fa sorridere (ma anche no) è che su internet, un po’ ovunque, si poteva leggere , da almeno un anno a questa parte, di gente che anelava alla rivoluzione di massa e ora che ciò è – seppur in modo minimo, al momento – accaduto, si cercano cospiratori ed infiltrati.
    Ma insomma… Ma cosa vuole questa gente in definitiva??? Fare la rivoluzione a parole da dietro uno schermo per imitare Grecia, Francia e quant’altro e poi, appena si apre uno spiraglio perché ciò avvenga, con la coda tra le gambe, impauriti o forse più per passare il tempo scelgono di improvvisarsi cacciatori di infiltrati?!
    Il punto, a mio modesto avviso, è un po’ questo. Ma è solo una mia considerazione … Si potrebbero investire le energie spese in questa caccia sicuramente in modo migliore.
    Saluti

  11. abo

    In Calciopoli ci sono state intercettazioni telefoniche, presentate in fase processuale, che hanno diviso in fazioni proprio come l’audio del filmato del ragazzo in beige. E ognuna era pronta a giurare di aver sentito ciò che voleva sentire. E’ comunque un caso che centra poco o nulla con questo, lo citavo solo come altro esempio di autosuggestione.

    Sui “cattivi”, capisco quel che intendevi; io mi riferivo proprio alle parole dei rappresentanti del PD che cercavano di attribuire i fatti in questione a persone esterne al movimento.
    Riguardo alle violenze, non so, sono un po’ schizofrenico: le capisco e quasi le condivido, perché faccio parte della generazione sulle cui terga si spalma vaselina da anni, eppure continuo a temere che alla lunga risultino controproducenti.

  12. @Uriele: ehm, sì, certo (It’s a warm summer evening circa 600 BC…)

    @Zapata: il fatto che, per quello che ho visto, nella “caccia” non si sono spese molte energie. Nel senso vedi una foto, ascolti un attimo distrattamente con le casse del laptop e hai la certezza granitica. Il cosiddetto “debunking” è quello che porta via un sacco di tempo…

    @Abo: ah, ecco non sapevo. Comunque è un po’ il fenomeno su cui si basano i famigerati “backwards masking” che i fissati trovano ovunque. Se hai deciso che della gente è, per dire satanista, in una sequela di suoni ci trovi quello che vuoi (bonus: trova i messaggi nascosti nelle canzoni dei KEAP!).
    Per la violenza, un po’ sono schizofrenico anche io. Da un lato penso possa avere l’effetto di trasformare agli occhi di molti potenziali partecipanti le future manifestazioni in (taglio con un’accetta smussatissima) “roba da centri sociali” da cui tenersi alla larga. Dall’altro lato mi sembra che ci sia all’interno del movimento una certa condivisione e/o non-condanna di quanto successo. Del resto, cercando di calarmi nei panni e nella prospettiva di un 17enne di adesso, non so se mi spaventi di più uno che spacca vetrine e bancomat o tutto il resto.
    Da spettatore solo marginalmente partecipante (a fine novembre mi sono accodato al corteo che è andato a occupare il rettorato a Bologna, ma non mi è sembrata questa gran cosa) devo dire comunque che mi sembra ci sia gente con molta più testa sulle spalle e consapevolezza dei leader (pardon, portavoce) che all’epoca toccarono a noi (con il senno di poi, non mi affiderei a Casarini neanche per organizzare una cena in pizzeria) (e Agnoletto, uh, Agnoletto)

  13. Gianni

    Non so cosa sia veramente successo.
    In caso di corpo a corpo, però, se uno dei due contendenti ha una pistola, la cosa più sensata da fare è stargli attaccato, non separarsi da lui.

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