All you need is cash, o della parodia preventiva

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C’è un film in cui recitano Eric Idle, Micheal Palin, John Belushi, Dan Akroyd, Bill Murray, Mick Jagger, George Harrison, Ron Wood, Neil Innes, Paul Simon e Bianca Jagger.
Sul serio.
Si chiama All you need is cash ed è la prima parodia preventiva della storia del cinema, nel senso che è uscito prima del materiale che prende in giro.

Facciamo un passo indietro.
Siamo nel 1970. I Beatles si stanno sciogliendo, ma nonostante questo (o proprio per questo) il loro collaboratore Neil Aspinall sta lavorando a un documentario che mette insieme interviste, spezzoni di concerti, apparizioni tv. Il titolo provvisorio è The long and winding road, ma ovviamente una volta che il gruppo va a gambe all’aria a nessuno interessa più lavorarci. Bisognerà aspettare il 1994 perché, gonfiato all’inverosimile di materiali e smussato negli angoli più taglienti della storia del quartetto, diventi l’Anthology.
George Harrison però ne ha una copia. E quando il suo amico Eric Idle (uno dei Monty Python) gli dice che ha intenzione di fare una parodia dei Beatles, lui non ci pensa due volte e monta il proiettore.
Per questo oggi, guardando All you need is cash (1978) sembra di vedere una parodia dell’Anthology, che sarebbe però uscita solo 16 anni dopo. In realtà, però, per accorgersene, bisognerebbe smettere per un attimo di ridere.

All you need is cash documenta l’ascesa e la caduta dei The Rutles, un’ovvia e trasparente parodia dei Beatles, accompagnandosi con una sequenza di calchi di canzoni beatlesiane scritte da Neil Innes che in molti casi migliorano il materiale di partenza. Get up and go, per esempio, è molto meglio di Get Back:

E per avere una Goose Step Mama in repertorio i giovani Beatles avrebbero dato un braccio:

Il film inanella una serie di gag pythoniane che reinventano la storia dei Beatles senza tralasciare nemmeno la “morte di Paul”. Già solo l’attore che interpreta “George Harrison” è una gag, perché è direttamente indiano.
Il tutto è poi condito da brevi apparizioni di tutta la sfilza di persone citate in apertura. Come per esempio Bill Murray nei panni della versione rutlesiana di Murray the K:

La presenza di personalità del Saturday Night Live Show è dovuta al fatto che nei due anni precedenti all’uscita del film, quando i Rutles esistevano solo come sketch televisivi, Idle e Innes erano stati ospiti al SNL.
Tra i miei momenti preferiti, oltre alla reinvenzione di Yoko Ono (“una semplice ragazza tedesca il cui padre aveva inventato al seconda guerra mondiale, c’è l’essenza di Paul McCartney:

Come hanno reagito i Beatles a tutto questo? Harrison l’abbiamo già detto: non solo ha dato i filmati, ma compare pure in una scena che prende in giro la disastrosa gestione della Apple Music. John Lennon ricevette una videocassetta e la colonna sonora perché desse un’approvazione e non restituì nessuna delle due; avvisò anche che Get up and go rischiava una denuncia per plagio dalla società che aveva i diritti delle canzoni dei Beatles. Ringo pare si divertì, a parte nelle parti che gli ricordavano momenti tristi. Paul non ha mai commentato. Neanche un TITITTITITI TIRIRIRIRI.

All you need is cash si trova a pezzi su YouTube, nei torrenti o in dvd.

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