Archivi del mese: giugno 2020

Persone, fatti, idee

Tingere di rosso la statua di Montanelli è stato un errore, in rosa come l’anno scorso stava meglio.

C’è quell’aforisma un po’ buongiornista/rancoroso di solito attribuito a Eleanor Roosevelt che recita così:

Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone.

Se lo si applica al dibattito pubblico italiano, perché in fondo funziona bene nonostante l’usura da social network, il risultato è disarmante.
Esatto, stiamo parlando di Montanelli, della sua statua, di una ragazzina abissina di cui non sappiamo bene né il nome (Fatima come nell’intervista televisiva o Desmà come nella risposta a una lettera sul Corriere?), né l’età (dodici anni o quattordici) – ma di cui in compenso conosciamo le straordinarie doti di orientamento.
Però non vorrei parlare di Montanelli. O meglio, non solo di lui.
Perché quello che è successo in questi giorni, da quando I sentinelli di Milano hanno scritto una lettera al sindaco di Milano chiedendo, sulla scia delle proteste legate a Black Lives Matter dopo l’omicidio di George Floyd, di rimuovere la sua statua dai giardini di Porta Venezia, è stato dare il via a una parata di giornalisti maschi, bianchi, di mezz’età che discutono, con dettagli tra il morboso e il raccapricciante, di quanto fosse inevitabile quello che ha fatto Montanelli e che ci ricordano che grande persona fosse.

Esempio di editorialista schierato in difesa di Montanelli
Continua a leggere

Lascia un commento

Archiviato in politica, società